Caitanya
Fondatore di una delle quattro principali
correnti Vaisnava e grande devoto del Signore. Fu ritenuto
un’incarnazione di Krsna.
Cakra (n)
o Chakra
Ruota, cerchio, centro, plesso. Nello
yoga, i sette centri occulti di vita e coscienza nella spina
dorsale e nel cervello, che animano i corpi fisico e astrale
dell'uomo. Questi centri sono chiamati chakra ("ruote"),
perché l'energia concentrata in ciascuno di essi
è quale si irradiano raggi di luce ed energia vitali.
L’anatomia e la fisiologia indù riconoscono
sette cakra principali situati lungo la colonna vertebrale,
dal coccige fino al sommo della testa. Corrispondono a centri
di gravità della coscienza e delle sue determinazioni
nell’ambito dell’individualità. Lo yogi
ne prende coscienza nella sua meditazione e perviene a situarli
esattamente. Sono rappresentati sotto forma di loti (padma)
che l’ascesa di kundalini colora, anima e dischiude.
Ogni cakra è in stretta corrispondenza con certe
funzioni fisiche, mentali, vitali e spirituali ed esprime
un determinato stato di coscienza. I cakra rappresentano
determinazioni della energia-consapevolezza o sakti; questa
giace, virtualmente "arrotolata" (kundalini),
alla base della colonna vertebrale, nell’ultimo cakra
(muladhara), assopita ma pronta a destarsi come un serpente.
Lo yoga in generale tende a reintegrare tali determinazioni,
di per sé limitanti, nella pura Coscienza (Siva)
la quale è priva di limite e di forma, cioè
infinita. La conoscenza e la sperimentazione delle funzioni
specifiche dei cakra rivestono pertanto un’importanza
fondamentale, sempre che siano ottenute sotto una sapiente
ed esperta guida.
Candra (a,
m)
Risplendente come oro; rilucente; la
luna; la sfera della luna.
Citta (a,
n)
La sostanza mentale in cui si condensa
la pura Coscienza-cit; il pensiero individuale e formale;
facoltà che dà "forma" alle idee
e le associa tra loro; una delle quattro facoltà
dell’organo interno o antahkarana: è il ricettacolo
di tutti i ricordi o impressioni (vasana) e di tutte le
tendenze o semi mentali (samskara).
Cittavrttinirodhah
“La sospensione delle modificazioni
della mente” che Patanjali identifica con lo Yoga
stesso.