Glossario

Un approfondimento sulle discipline orientali .

Pada (m, n)
" Piede", nel senso di paragrafo, parte, divisione, capitolo, condizione; "misura", piede ritmico poetico; luogo o stato; "quarto" della sillaba Om (la sillaba Om ha quattro parti o pada indicati dalle lettere a, u, m che la compongono e dal suo suono silenzioso).

Padma (m, n)
Il loto, il fiore del loto. Designa anche i cakra, i quali sono rappresentati da loti con petali.

Pancakosa (m)
I cinque differenti "involucri" o guaine (kosa) che racchiudono l’atman e costituiscono la struttura umana.

Pandit o Pandita (m)
Studioso degli Sastra; sapiente, erudito della Scienza sacra; dotto.

Panduranga (m)
Altro nome di Krsna. Krsna è anche la guida (ranga) dei Pandava e perciò viene anche chiamato panduranga. Epiteto di Visnu. Pandu significa “bianco” e ranga significa “colore” quindi panduranga significa bianco immacolato.

Parabrahman (n)
Il Brahman supremo; il Brahman senza attributi (nirguna), l’Assoluto metafisico. Comprende l’aparabrahman, il Brahman con attributi (saguna) e lo trascende.

Paramguru (m)
Il guru supremo; anche il Maestro del Maestro. Anche paraguru.

Paramahansa (m)
“Cigno trascendente”; il supremo ordine ascetico dei samnyasin; un Saggio realizzato; un conoscitore che ha raggiunto la Verità; asceta di rango molto elevato.

Paramartha (m)
La Realtà suprema, assoluta, incondizionata.

Paramatman (n)
Il Sé supremo che è identico al Brahman; Spirito supremo.

Parampara (
f)
La catena dei Maestri nella trasmissione della Dottrina tradizionale.

Paranirvana (n)
Il nirvana supremo, la definitiva estinzione dell’individualità nel Sé assoluto e impersonale.

Parvati (f)
Sakti di Siva. Questo nome indica che è figlia della montagna (Himalaya). Rappresenta la forza, le corrisponde l’attributo di mauna. Altri suoi nomi sono Bhavani, Durga, Gauri, Kali, Sati, Uma ognuno dei quali indica un aspetto diverso dello stesso Principio.

Patanjali
Codificatore del darsana Yoga. Nella sua opera Yogasutra ha esposto gli aspetti filosofici e pratici del Rajayoga o Yoga regale.

Pingala (f)
Una delle tre nadi principali, situata sul lato destro della susumna. E' simmetrica alla ida rispetto alla susumna, cioè quella centrale. E' la corrente pranica in relazione col sole, mentre ida lo è con la luna.

Pitta (f)
La bile, uno dei tre umori del corpo (tridosa).

Prakrti (f)
“Natura”. Per il Vedanta è l’equivalente di maya.

Pralaya (m)
Dissoluzione. Corrisponde allo stato di sonno profondo.

Prana (m)
Soffio vitale, il respiro cosmico, energia vitale. Il flusso superiore, che controlla la parte superiore del corpo. Il termine prana sottende diversi significati. In primo luogo, si designa prana il soffio vitale, cioè il flusso energetico che è proprio della struttura sottile dell'essere individuato; prana appartiene perciò allo stato sottile della manifestazione, sebbene si manifesti esteriormente anche a livello grossolano, ad esempio il prana nell'uomo si manifesta nella funzione respiratoria, ma il prana non è la respirazione. In un altro livello il prana è in relazione con il funzionamento mentale, il flusso del pensiero che si riflette nel ritmo armonico respiratorio. A livello ancora superiore, il prana rappresenta la totalità delle energie universali per cui esso esiste a tutti i livelli della manifestazione.

Pranamayakosa (m)
Guaina dell’energia vitale. Involucro costituito di prana. E’ la penultima guaina che riveste il jivatman prima del corpo fisico. E’ costituito dall’insieme delle energie sottili cosiddette praniche, le quali mantengono in vita ed in attività il corpo grossolano. E’ sede dei sette cakra.

Pranava (m)
" Ciò che si pronuncia", la sacra sillaba Om.

Pranayama (m)
La respirazione pranica, il controllo del prana (energia vitale) attraverso l'uso del respiro. Come il prana ha diversi significati, così anche il pranayama è suscettibile di varia interpretazione a partire dal semplice esercizio di respirazione ritmata e armonizzata per finire con l’entrare in sintonia con l’Essere universale, attraverso l’equilibrata armonizzazione e sintesi del flusso energetico-respiratorio e di quello mentale-coscienziale.

Prasthanatraya (n)
La Triplice Testimonianza, la Triplice Scienza del Vedanta costituita dalle Upanisad classiche, dal Brahmasutra e dalla Bagavadgita.

Pratyahara (m)
Astrazione; ritiramento della consapevolezza dall’identificazione con le attività sensorie, energetiche, percettive, mentali inferiori. E’ il quinto passo del Rajayoga di Patanjali. Porta a raggiungere l’introspezione, in cui la mente si distacca dalla suggestione delle impressioni esterne e si rivolge su di sé.

Prema (m, n)
Amore unitivo o comprensivo. E' di due tipi: amore innato (per cui ci si aspetta qualcosa in cambio) o amore divino (espresso nel servizio amorevole e disinteressato).

Puja (f)
Offerta, culto dedicato a una Divinità; cerimonia, rito.

Puraka (m)
La fase dell’inspirazione nel pranayama.

Purana (n)
"Raccolta mitologica". Testi sacri molto popolari in India. Il loro scopo è di allargare e sviluppare il significato e il contenuto dei Veda.

Purusa (m)
Uomo, persona, essere; l'Uomo universale.