Ganesa
Uno dei due figli di Siva e Uma generato
da Uma senza il concorso di Siva. Colui che rimuove gli
ostacoli sul cammino spirituale; è la divinità
dalla testa di elefante protettrice di ogni impresa e
simbolo dell’attività intelligente. Viene
invocato all’inizio di ogni rito e pratica religiosa.
Ganga (f)
“Dal rapido corso”; il
Gange, il sacro fiume dell’India che nasce dall’Himalaya
(dalla Gangotri) a 5000 metri di altezza e scorre a Nord
dell’India sfociando nel Golfo del Bengala.
Garuda
Il mitico re degli uccelli. E’
il veicolo di Visnu o Krsna.
Gaudapada
Maestro del Vedanta Advaita di cui
è stato il primo codificatore. Maestro spirituale
di Sankara.
Gauri (f)
Madre divina, la Splendente; un nome
di Parvati.
Gautama o Gotama
Il nome del Buddha.
Gayatri (f)
Nome di un celebre verso del Rg Veda;
la Divinità che presiede all’intelletto e
all’intuizione.
Gayatrimantra (m)
Il sacro verso del Rg Veda (III, 62,
10) ripetuto dai brahmana nelle loro invocazioni: “Aum
Bhuh bhuvah svah tat savitur varenyam bhargo devasya dhimahi
dhiyo yo nah pracodayat: meditiamo sullo splendore di
quell’Essere divino (origine dei tre mondi). Possa
Egli dirigere sul sentiero della Verità i raggi
del nostro intelletto”. La Gayatri è divisa
in tre parti in cui la prima è costituita dal pranava
e dai mahavyahrti (sacre sillabe): aum bhuh bhuvah svah.
Il cantore contempla la gloria della Luce che illumina
i tre mondi o regioni d’esperienza. La seconda parte
rappresenta la Gloria, lo Splendore e la Grazia che emanano
da quella Luce: tat savitur varenyam bhargo devasya dhimahi.
La terza parte è una preghiera per la liberazione
finale per mezzo del risveglio dell’intelligenza
innata che come luce pervade l’universo: dhiyo yo
nah pracodayat. E’ un’invocazione universale
che non richiede misericordia o perdono ma un chiaro intelletto,
così che la Verità possa esservi riflessa
senza distorsioni o deformazioni.
Gherandasamhita
“La raccolta di Gherandha. E’
un trattato di Hathayoga. Assieme alla Sivasamhita e alla
Hathayogapradipika è uno dei più importanti
trattati per la conoscenza dell’Hathayoga.
Gita (f)
Canto; nome dato ad alcuni scritti
sacri. Si compone di due sillabe, gi e ta, stando la prima
per "sacrificio" e la seconda per "spiritualità".
Pertanto la Gita insegna tanto il sacrificio quanto la
vera natura dell’anima e il modo di realizzare il
Divino nell’uomo.
Gopala (m)
Guardiano, protettore, pastore; epiteto
di Krsna. E’ anche simbolo dei sensi che vagano
nel mondo esterno e Gopala è il Signore che controlla
e guida i sensi.
Guna (m)
Filo, corda; qualità costitutiva,
attributo, caratteristica. I guna sono alla base della
manifestazione, sia nel piano orizzontale degli "effetti"
sia nella gerarchia verticale delle cause. I guna sono
tre, complementari e correlati reciprocamente: sattva
(equilibrio), rajas (attività) e tamas (passività).
Guru (m)
Quando un devoto è pronto a
cercare seriamente Dio, il Signore gli manda un Guru.
Attraverso la saggezza, l'intelligenza, l'autorealizzazione
e gli insegnamenti di un tale Maestro, il discepolo è
in grado di esaudire il desiderio della sua anima per
la manna della percezione di Dio. Un tale Guru, inaricato
da Dio d'aiutare i ricercatori sinceri in risposta al
profondo appello della loro anima, non è un comune
maestro, ma un veicolo umano di cui Dio usa il corpo,
il linguaggio, la mente e la spiritualità come
canali attraverso i quali Egli attira e guida le naime
sperdute verso il ritorno alla loro casa d'immortalità.
Un Guru è una incarnazione vivente della verità
delle Scirtture. E' un agente di salvezza mandato da Dio
in risposta alla domanda del devoto d'essere liberato
dalla shiavitù della materia; Maestro spirituale;
precettore colui che elimina l’ignoranza: gu significa
oscurità o ignoranza, e ru sta per rimozione; ogni
persona venerabile e rispettabile; colui che compie cerimonie
purificatrici e istruisce nei Veda.
Guru (a)
Pesante, gravoso; grande; lungo; esteso;
importante.
Gurudeva (n)
Titolo onorifico dato a un Maestro
spirituale.
Gurupurnima (f)
Il giorno della luna piena del mese
di asadha (giugno-luglio) dedicato alla festa del guru.
E’ il giorno in cui Narada coi suoi insegnamenti
rimosse ogni dubbio dalla mente di Vyasa.
Guruseva (f)
Il servizio disinteressato reso dal
discepolo al guru senza alcun movente che l’amore.